Appena due anni fa anche io respiravo l’aria di festa di questi giorni, esperienza intensa che porto con me. Questo Sanremo 2018, condotto egregiamente da tre personaggi impeccabili, è volato con un ritmo sostenuto, direi anche che sia stato uno dei pochi Sanremo Rock per infinità di battute, per velocità di esecuzioni e soprattutto per stile.
Dagli ottimi ascolti, dagli ospiti eccellenti, e da artisti anche con una media anagrafica alta ma tutti con un comune denominatore: “non passare inosservati “.
Ricorderemo forse tra i partecipanti la mise degli uomini, dai tessuti più stravaganti, texture traslucide, con disegni e ricami, spille e collane. Tra le donne mi restano a ricordo solo chi ha voluto stupire, forse con poco buon gusto, esibendo scollature vertiginose o abiti improponibili. Chi si è distinta di certo è Michelle Hunziker, perfetta e con stile impeccabile. Ha indossato Armani privé la prima e l’ultima sera sfoggiando abiti da uno stile magico, eleganti, con tessuti lamé, con maniche tridimensionali o arricchite con perline; la seconda serata è stata nelle mani della signora della moda Alberta Ferretti, vestita con toni più forti, dalla linea più sbarazzina tra cui un abito corto da ballo anni venti; la terza sera a mio avviso abbastanza discutibile, vestita dalla maison del marito Trussardi, che purtroppo non ha dato risalto alla bellezza naturale della conduttrice, anzi direi che lo stile anni trenta un po’ abbia mortificato la verve di Michelle; e infine la penultima sera nelle mani di Moschino, i primi pantaloni del Festival con Frac dalla coda lunghissima, un abito omaggio alla città dei Fiori e che ha fatto vedere la “Svizzera” come una Fata.
Bello il Sanremo, tutto inizia con Sanremo e finisce con Sanremo almeno musicalmente parlando.
Per quello che riguarda la moda io dico la Mia: senza dubbio questo Festival è stato vinto da Armani.